“Mastica e sputa, da una parte il miele (…) dall’altra la cera”

I primi prodotti dell'apiario didattico

De André così cantava. E così l’apiario didattico ha regalato ai bambini e alla comunità di Besenello i primi suoi due prodotti, miele e cera.

Il miele, estratto per centrifugazione il 24 luglio e invasettato ad inizio agosto, è ora pronto per essere distribuito ad alunni, insegnanti, genitori e amici della scuola. Lorenzo Viesi, il nostro volontario apicoltore nonché grafico di fiducia, ha scelto il disegno, tra quelli inviati dai bambini, per realizzare l’etichetta da apporre sui vasetti. Giovedì 5 ottobre gli alunni delle classi IV si sono dati un gran daffare per ritagliare e incollare l’etichetta sui 50 vasetti da 250g. Ora mancano da mettere i sigilli di garanzia, gentilmente donati dall’Associazione Apicoltori Vallagarina e dal suo presidente Gabriele Deimichei, sempre vicino al nostro progetto. 

Un grazie particolare a Viola Lanzi che ha realizzato il disegno e a Davide Marchi che ha dato l’idea per intitolare l’apiario didattico “Bosc dela Rita”. Nessun adulto ci aveva pensato ma questo in effetti è il modo migliore per rendere omaggio alla compianta cuoca Rita che ha donato alla comunità il bosco dove sorge l’apiario didattico. I vasetti ricavati erano in realtà 51: uno è stato donato a nonno Ezio, proprietario del prato in Scanuppia che ha ospitato le arnie in estate, due saranno regalati a papà Ivan che ha offerto tutti i vasetti e le relative capsule e uno servirà per l’analisi pollinica, utilissima anche a scopo didattico.

La cera, ricavata dai favi vecchi o raschiata dalle arnie, è stata inserita nella sceratrice solare, gentilmente prestata dai genitori ex apicoltori Serena e Claudio. E il sole, gratis, ha sciolto la cera che si è poi depositata in una vaschetta. Cera gialla e profumatissima che sarà utilizzata per realizzare delle candele, probabilmente pronte per Natale.

Un grazie alle api, laboriose impollinatrici, eccezionali chef che trasformano il nettare in miele e pappa reale, brave raccoglitrici di polline, ottime chimiche di una raffineria che produce cera naturale di altissima qualità, oltre che veleno e propoli.