La cera, ricavata dalle nostre arnie con la sceratrice solare, aggiunta ad altra cera, donata dagli amici apicoltori, si è rivelata preziosa per la realizzazione di candele. I bambini hanno preparato i contenitori, molti quelli in vetro procurati dalla cuoca del nido Martina che ha messo da parte i vasetti degli omogeneizzati, gli stampi in silicone e le formine in acciaio. Posizionato lo stoppino, bene al centro, fissato con biadesivo e stuzzicadenti, è stata la volta della colata di cera, fusa a bagnomaria.
“Maestro, che profumo buonissimo”.
Si sta già pensando alla crema per le mani, a base di cera e olio EVO. Claudio, papà farmacista, è già al lavoro per trovare una ricetta che si possa fare a scuola coi bambini.
Mille idee grazie all’apiario didattico, mille opportunità per imparare, per fare insieme.
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